FINO AL CUORE
Ho fatto un viaggio nel mio corpo e forse ho visto troppo.
Ci sono mondi dentro me che credevo inesistenti.
Nelle mani già ho visto la stanchezza seduta tra le dita
nelle braccia gonfie vene dove scorre questa vita.
Ho visto le mie ossa, alcune un tempo rotte
parlavano del futuro, non reggeranno altre botte.
Al centro del mio corpo ci sono state delle tempeste
e la paura ancora vaga senza veste.
I muri dello stomaco bombardati da ogni vizio
hanno crepe doloranti ed implorano un armistizio.
Al fondo d’ogni crepa ho visto chiazze d’alcool
dove navigano le pene d’ogni pianto
lasciando lacrime solitarie allo sbando.
Nel mio cranio ancora echeggiano i traumi avuti
e piogge di lozioni calmano solo i dolori acuti.
La fede imprigionata da sbarre di pensieri
piangeva e urlava l’innocenza ai suoi guardiani
che con voci diffamanti alzavano cori riluttanti.
Nel cervello ho visto stanze gigantesche dove bruciano fiamme di pazzia ho visto la memoria che fuggiva dal passato
ma inciampava ad ogni semplice ricordo.
La mente rovinata ha ancora porte chiuse, ho provato ad aprirle
ma ognuna ha la sua chiave.
Negli angoli delle tempie c’era il perdono
raccontava storie di saggezza
cercando gloria nei labirinti dell’amarezza.
Negli occhi ho cercato la speranza
mi hanno detto ch’era partita per cercare un’alleanza
ma s’è persa per le arterie dell’odio e dell’ignoranza.
Ritornerà illesa oppure vecchia per l’attesa ?
Andando giù per i tunnels della gola c’era la gelosia
qualcuno ha provato a cacciarla via
ma è ancora forte e lavora senza tregua
tra fumo e nebbia essa non dilegua
e scivola nel sudore
aggrappandosi al vortice dell’amore.
Ci sono grotte immense là verso il cuore
e un’abitante che non muore:
l’han picchiata molte volte
ma ancora ronda giorno e notte.
Mi hanno detto: – non entrare !
C’è sempre guerra da quelle parti
esseri minuscoli provocano molti danni
ma i camici bianchi combattono con tutte le loro armi.
L’incoscienza presidia un cantone e la felicità dalla parte opposta
cerca di cacciare la tristezza
né vinti o vincitori solo ritmi da batticuore.
l’ultimo cantone è dell’amore
che con passione non vuol saperne di storie nuove
nel suo letargo solo sogni di lamenti e rimpianti.